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A Modena la prima edizione di ‘batterie d’eccellenza’

AttualitàA Modena la prima edizione di 'batterie d'eccellenza'

Il primo concorso dell’aceto balsamico tradizionale di Modena Dop
Roma, 1 ott. (askanews) – Cinque medaglie di platino e 18 medaglie d’oro. Sono i premi assegnati venerdì 27 settembre nella Casa Museo Enzo Ferrari, dove hanno sfilato i produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP che hanno partecipato alla prima edizione del Concorso “Batterie d’Eccellenza”, organizzato dal Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena in collaborazione con la Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto.
Sui numerosi campioni di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP selezionati dalla giuria di esperti, sono risultati idonei ben 23 campioni, di cui 5 hanno conquistato la medaglia di platino e 18 la medaglia d’oro. Il primo Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP da batterie storiche in classifica con un punteggio di 100 su 100 è l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena del Gran Maestro della Consorteria Maurizio Fini – San Geminiano, a seguire con due medaglie di platino l’acetaia di Mirco Casari, poi Tenuta del Cigno di Massimo Malpighi e “Roggiani e Spallanzani”.
Le 18 Medagli d’Oro sono state assegnate a San Geminiano, Tenuta del Cigno, La Rugiada (2) Sarti Maria, La Ca’ del Non (2), Leonardo Giacobazzi (2), Real Balsamico, Ampergola (2), Acetaia di Giorgio, Fattorie Giacobazzi, Ferrari Giuseppe, Piretti Omer, Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Aula Mater.
“L’aceto balsamico Tradizionale di Modena DOP – ha detto Enrico Corsini, presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena – è prodotto da secoli in una serie di botticelle di legno detta batteria, partendo da solo mosto di uva cotto secondo una procedura che è unica al mondo. Insieme al balsamico anche la batteria, come sua unità produttiva, migliora nel tempo il suo livello qualitativo”.
Il concorso ha l’obiettivo di premiare l’altissimo livello qualitativo dell’aceto “Extra Vecchio” prelevato da singole batterie, ma anche valorizzare l’importanza delle batterie storiche così come la perizia e il saper fare degli appassionati proprietari produttori.

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