Covid, Fondazione Gimbe: “Impennata dei contagi, +58,9% in una settimana”

ROMA – Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 15-21 giugno 2022, rispetto alla precedente, un aumento di nuovi casi (255.442 vs 160.751, pari a +58,9%) e una diminuzione dei decessi (337 vs 416, pari a -19%, di cui 52 riferiti a periodi precedenti). In calo i casi attualmente positivi (599.930 vs 603.882, -3.952, pari a -0,7%) e le persone in isolamento domiciliare (594.921 vs 599.500, -4.579, pari a -0,8%), mentre aumentano i ricoveri con sintomi (4.803 vs 4.199, +604, pari a +14,4%) e le terapie intensive (206 vs 183, +23, pari a +12,6%). ‘Assistiamo a una netta impennata dei nuovi casi settimanali, +58,9% rispetto alla settimana precedente- dichiara il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta- che si attestano intorno a 255mila con una media mobile a 7 giorni che supera quota 36 mila casi al giorno’.

Nella settimana 15-21 giugno l’incremento percentuale dei nuovi casi si registra in tutte le regioni: dal +31,3% della Valle d’Aosta al +91,5% del Friuli-Venezia Giulia. Rispetto alla settimana precedente, solo in 2 province si registra una riduzione percentuale dei nuovi casi (Caltanissetta -10,2% e Vibo Valentia -10,2%), mentre salgono da 99 a 105 le province in cui si rileva un aumento (dal +5,6% di Crotone al +131,7% di Reggio Calabria). In 16 province l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti: Cagliari (934), sud Sardegna (705), Roma (635), Ragusa (607), Palermo (602), Venezia (592), Rimini (583), Catania (583), Treviso (580), Siracusa (579), Forlì-Cesena (570), Ravenna (555), Udine (526), Terni (505), Foggia (503) e Bologna (502). Per quanto riguarda le nuove varianti la flash survey dell’Istituto superiore di sanità condotta su campioni del 7 giugno conferma l’aumentata prevalenza delle sotto-varianti BA.4 e BA.5, rispettivamente all’11,4% (range 0-32,3%) e al 23,2% (range 8-100%), a scapito della BA.2 che scende al 63% (range 0% – 85,7%).

BA.4 e BA.5 PIÙ TRASMISSIBILI DI BA.2

‘Gli ampi margini di incertezza- spiega Cartabellotta- sono determinati da un campionamento statistico insufficiente che, insieme alla cadenza mensile della flash survey, indicano che le attività di sequenziamento nel nostro Paese non sono state adeguatamente potenziate per rispondere tempestivamente alla diffusione di nuove varianti’. Al momento evidenze e dati confermano che BA.4 e BA.5 non si associano ad una maggior gravità della malattia Covid-19, ma sono più trasmissibili di BA.2 ed hanno una maggior capacità di evadere la protezione immunitaria da vaccino e da pregressa infezione, aumentando la probabilità di reinfezione. ‘L’eventuale impatto sui ricoveri ospedalieri delle nuove varianti- commenta Cartabellotta- dipende dall’entità nell’aumento dei casi, oltre che dai tassi di copertura vaccinale della popolazione con tre dosi, o quattro nelle persone vulnerabili’. Secondo l’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità, nel periodo 24 agosto 2021-12 giugno 2022 sono state registrate in Italia oltre 532mila reinfezioni, pari al 4% del totale dei casi. La loro incidenza nella settimana 9-15 giugno si è attestata al 7,4% (13.152 reinfezioni), in aumento rispetto alla settimana precedente (6,3%).’Il rischio di reinfezione- sottolinea Cartabellotta- è maggiore per alcune categorie: le persone d’età 12-49 anni rispetto agli over 50, le donne rispetto agli uomini, le persone con prima diagnosi di Covid-19 notificata da oltre 210 giorni, le persone non vaccinate, che presentano il rischio maggiore di reinfezione, o vaccinate con almeno una dose da oltre 120 giorni, gli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione’.

Si registra un aumento del numero dei tamponi totali (+12,6%): da 1.155.381 della settimana 8-14 giugno 2022 a 1.300.905 della settimana 15-21 giugno 2022. In particolare i tamponi rapidi sono aumentati del 16,1% (+139.103), mentre quelli molecolari sono aumentati del 2,2% (+6.421). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività sale dal 6,9% al 9,5% per i tamponi molecolari e dal 16,3% al 23% per gli antigenici rapidi. ‘Sul fronte degli ospedali- afferma il direttore operativo della Fondazione Gimbe, Marco Mosti- l’incremento dei nuovi casi ha determinato un’inversione di tendenza nei ricoveri sia in area medica, +14,4%, che in terapia intensiva, +12,6%)’. In particolare, in area critica dal minimo di 183 del 12 giugno i posti letto occupati sono saliti a 206 il 21 giugno; in area medica, invece, dopo aver toccato il minimo di 4.076 l’11 giugno, sono risaliti a quota 4.803 il 21 giugno. Al 21 giugno il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 7,5% in area medica (dal 3,6% del Piemonte al 17,2% di Umbria e Sicilia) e del 2,2% in area critica (dallo 0% di Basilicata e provincia autonoma di Trento al 7,7% della Valle d’Aosta). ‘In lieve aumento gli ingressi giornalieri in terapia intensiva- precisa Mosti- con una media mobile a 7 giorni di 23 ingressi/die rispetto ai 20 della settimana precedente’.

SCENDONO I DECESSI

Tornano a scendere i decessi: 337 negli ultimi 7 giorni (di cui 52 riferiti a periodi precedenti), con una media di 48 al giorno rispetto ai 59 della settimana precedente. Al 22 giugno (aggiornamento ore 6.16) l’88,1% della platea (50.797.838) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+8.611 rispetto alla settimana precedente) e l’86,6% (49.920.755) ha completato il ciclo vaccinale (+13.047 rispetto alla settimana precedente). Nella settimana 15-21 giugno diminuiscono i nuovi vaccinati: 2.981 rispetto ai 3.253 della settimana precedente (-8,4%). Di questi, il 36,2% è rappresentato dalla fascia 5-11: 1.078, con una riduzione del 11,3% rispetto alla settimana precedente. Cala tra gli over 50, più a rischio di malattia grave, il numero di nuovi vaccinati che si attesta a quota 805 (-8,9% rispetto alla settimana precedente). Al 22 giugno (aggiornamento ore 6.16) sono 6,85 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui 4,03 milioni attualmente vaccinabili, pari al 7% della platea con nette differenze regionali: dal 4,1% della provincia autonoma di Trento al 10,2% della Calabria e 2,82 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari al 4,9% della platea con nette differenze regionali: dal 3,0% del Molise al 9,7% della provincia autonoma di Bolzano. Al 22 giugno (aggiornamento ore 6.16) nella fascia 5-11 anni sono state somministrate 2.584.435 dosi: 1.395.562 leggi tutto l’articolo sul sito della fonte

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