Dopo le polemiche la Federginnastica firma un’intesa per il contrasto dei disturbi alimentari

ROMA – Fare squadra per la prevenzione e il contrasto ai disturbi del comportamento alimentare, accendendo un faro sugli atleti e partendo dagli errori del passato per sviluppare nuovi percorsi virtuosi. Questo l’obiettivo della due giorni dedicata alla sensibilizzazione sui cosiddetti ‘Dca’ che vede in campo la Federginnastica con l’Istituto Auxologico, in occasione della Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla che ricorre ogni 15 marzo.

“È importante parlare dei disturbi del comportamento alimentare perché rappresentano ormai una importante problematica di sanità pubblica, con crescente incidenza sulla popolazione giovanile – addirittura in crescita del 36% dopo il periodo pandemico – e con una insorgenza sempre più precoce”, ha spiegato Mario Colombo, direttore generale dell’Istituto Auxologico. L’accordo con la Federginnastica è “un incontro favorevole tra due realtà no profit che hanno messo a sinergia le loro competenze. Insieme – spiega – abbiamo costruito un progetto che si chiama ‘Sport in salute’, che consentirà di dare ulteriori competenze a coloro che hanno nelle mani il futuro dei nostri giovani e dei nostri atleti, con sessioni formative e ‘alimentazione’ del sito Fgi con teledidattica dedicata ad atleti e familiari, ma anche agli istruttori”.

Dopo le polemiche legate agli abusi psicologici sulle atlete (su cui la Giustizia penale e quella sportiva sono al lavoro per accertare le eventuali responsabilità), la Federginnastica ha cambiato metodo di approccio, implementando lo strumento del Safeguarding officer. “Domani la Fgi compie 154 anni – ha spiegato il presidente Gherardo Tecchi – abbiamo circa 100mila atleti tesserati tra gli 8 e i 14 anni. Un movimento importante con grandi campioni, ma se tutti pensano di arrivare ai livelli di Sofia Raffaeli (campionessa del mondo di ritmica, anche lei presente all’incontro, ndr) si va al cortocircuito: non possiamo spingerci tutti oltre i limiti per diventare campioni. Ognuno deve fare sport secondo le proprie inclinazioni o possibilità”.

Parlando dell’Accademia di Desio, Tecchi ha voluto sottolineare: “Prima avevamo solo le allenatrici, oggi a supportare le ragazze abbiamo oltre 10 figure tra massaggiatori, nutrizionisti, psicologi”. Con i provvedimenti presi “stiamo facendo un buon lavoro al di là dell’agonismo, che serve ai giovani e alla famiglie, da cui deve venire un aiuto grande”.

Dell’anno “difficile per la Federazione” ha parlato la vicepresidente vicaria del Coni e componente del Safeguarding officer, Silvia Salis. “Però è stata creata un’opportunità per approfondire i temi di oggi e affrontarli con una sensibilità nuova, ormai imprescindibile. Dobbiamo difendere il confine tra rigidità degli allenamenti e abusi, senza lasciare scampo alle interpretazioni. Ci assumiamo le responsabilità di quello che è successo ma stiamo facendo tutto per sbagliare il meno possibile”.

Allarmanti i numeri dei Dca. “Anoressia, bulimia e dipendenze sono un tema emergenziale – spiega Leonardo Mendolicchio, direttore del Centro disturbi del comportamento alimentare dell’Auxologico – Si tratta di patologie che causano 5.000 morti l’anno: ci stiamo giocando il futuro del nostro Paese perché parliamo di pazienti dagli 11 ai 15 anni, con casi di bambine di 9 anni che hanno smesso di mangiare. Le risposte? Dobbiamo fare in modo che il perfezionismo non sia la cifra stilistica con cui confrontarsi”.

Dello sport “antidoto contro le dipendenze e i disturbi del comportamento” ha parlato Flavio Siniscalchi, capo del Dipartimento Sport della Presidenza del Consiglio: “È uno strumento straordinario e noi stiamo promuovendo messaggi importanti e valori fondamentali, compresa una sana alimentazione e un sano stile di vita. Investire sulla formazione dei professionisti è il punto di partenza che non può prescindere da una visione d’insieme con scuola e famiglie”.

Alla collaborazione sono arrivati i “complimenti” del presidente del Coni, Giovanni Malagò. Mentre per il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, “dobbiamo uscire dal cono d’ombra e beneficiare di dialogo e ascolto, creare una rete e un’alleanza tra famiglie e professionisti. Contro i disturbi del comportamento alimentare le associazioni sportive son preziose alleate per fare prevenzione e funzionare come un radar contro possibili forme di disagio”.

La due giorni organizzata tra Milano e Meda si concluderà domani sera alle 20.30 con la manifestazione dal titolo ‘Volteggiare liberi con il corpo e con la mente’, cui parteciperanno Martina Colombari, Igor Cassina, Novella Calligaris e una folta compagine degli azzurri di ritmica e artistica, maschile e femminile. Un momento di riflessione – con medici, psicologi, educatori, sportivi, pazienti e familiari – impreziosito dalle esibizioni degli atleti su musica dal vivo del Trio Atmosphere.
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