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Dopo Londra, anche Berlino pensa a trasferire i migranti in Ruanda

MondoDopo Londra, anche Berlino pensa a trasferire i migranti in Ruanda

ROMA – Trasferire in Ruanda le persone migranti arrivate in Germania irregolarmente attraverso la Russia e la Bielorussia: questa la proposta del commissario federale tedesco all’Immigrazione Joachim Stamp, annunciata nel corso di una intervista stamani nel podcast Table.Briefings.

Stamp, del partito dei Democratici liberi (Freie Demokratische Partei, Fdp), ha sostenuto che Mosca e Minsk si sono coordinate per far arrivare nei loro Paesi migranti da Siria, Iraq e Afghanistan e per spingerli poi a varcare irregolarmente il confine orientale dell’Unione europea.

L’obiettivo? “Strumentalizzarli come arma per una guerra ibrida” contro l’Ue. Per attuare la sua proposta, il commissario ha suggerito di “impiegare lo schema già delineato inizialmente per i britannici”. Il riferimento è all’accordo che il governo di Kigali siglò su iniziativa dell’allora primo ministro Rishi Sunak, che puntava a portare in Ruanda i migranti giunti attraverso il Canale della Manica.

Un’iniziativa che venne bocciata prima dalla Corte europea dei diritti dell’uomo e poi dai tribunali nazionali, dopo che alcuni richiedenti asilo, destinatari del piano, presentarono ricorso per violazione del principio di non respingimento contenuto della Convenzione internazionale sui rifugiati, di cui Londra è firmataria, riuscendo così a non salire sul volo diretto nel Paese dell’Africa orientale.

Il piano suscitò anche un’ondata di proteste tra cittadini e difensori dei diritti umani. Per questo, tra le sue prime azioni da neopremier britannico, il laburista Keir Starmer lo ha messo da parte. Il dibattito sui rimpatri di richiedenti asilo è tornato d’attualità in Germania dopo che il 23 agosto un siriano al quale era stata rifiutata la richiesta d’asilo e attendeva il rimpatrio ha assassinato tre persone a Solingen, ferendone altre otto. Il cancelliere Olaf Scholz ha così aperto a nuove proposte di legge per accelerare le deportazioni entro dicembre.

Un tema caldo, quello dei migranti in Germania, in particolare dopo il recente e inedito successo della formazione di estrema destra Alternative fur Deutschland (Afd) alle elezioni regionali in Sassonia e Turingia, che rischia di piegare il governo federale verso scelte limitative dei diritti dei richiedenti asilo, a prescindere che provengano da un Paese sicuro o meno.

Una di queste decisioni, assunte sempre a fine agosto, ha portato al decollo di un aereo con a bordo 28 richiedenti asilo afghani, con destinazione Kabul. Si è trattato del primo rimpatrio dal ritorno dei talebani al potere in Afghanistan, nell’agosto 2021.

Un portavoce del governo ha spiegato che si è trattato di individui “condannati per reati penali”, i quali non avevano “nessuna residenza legale” ed “erano soggetti a ordini di rimpatrio”.

La stampa tedesca ha riferito che al loro arrivo la polizia afghana ha subito preso in custodia il gruppo, mentre ai giornalisti è stato impedito l’accesso all’area dello sbarco.

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