Roma, 10 giu. (askanews) – Ottima qualità, rese leggermente inferiori rispetto a quelle di un anno fa e quotazioni stabili. Sono positivi i dati relativi al primo taglio dei foraggi, erba medica in primis, destinati all’essiccazione e alla disidratazione. Lo rende noto Aife, la Filiera Italiana Foraggi, che copre circa il 90% della filiera a livello nazionale con una produzione che mediamente supera le 800mila tonnellate all’anno, di cui il 50% esportato con un fatturato che, con l’indotto, sfiora i 450 milioni di euro all’anno.
“La campagna è iniziata bene – puntualizza il direttore Riccardo Severi – la qualità è senza dubbio elevata e il mercato nazionale sta rispondendo molto bene sia in termini di richiesta che di quotazioni. Il buon prodotto di campo raccolto, unito alla trasformazione ottenuta con l’utilizzo di impianti moderni e innovativi ha creato una sinergia particolarmente favorevole che sta premiando i produttori”.
Scongiurati i problemi legati alla siccità che invece aveva fortemente condizionato la produzione un paio di anni fa, il dato quantitativo ha però registrato una diminuzione rispetto al primo taglio effettuato nel 2024. “Tutto è dovuto alla grande variabilità meteorologica – spiega Severi – che in alcune aree produttive si è manifestata con abbondanti piogge che hanno causato un po’ di sofferenza all’apparato radicale delle colture, soprattutto dell’erba medica, condizionando di conseguenza le rese. Purtroppo gli effetti dei cambiamenti climatici sono anche questi ma, come ho detto, l’ottima qualità del primo taglio da poco terminato ha compensato il leggero calo produttivo registrato”.
Il mercato nazionale è quello più ricettivo, “le richieste dall’estero comunque non mancano e quindi possiamo parlare di una situazione di sostanziale stabilità rispetto agli anni passati”, conclude Severi.