Coldiretti Nord Sardegna: subito stato calamità
La situazione di siccità in Sardegna continua ad essere significativa, la regione è già interessata da un fenomeno che ha messo alla prova agricoltori e allevatori sardi. Anche il Nord della Sardegna dovrà fare i conti con i problemi che affliggono il mondo agro-pastorale regionale, diviso in un maggiore uso dell’irrigazione, l’approvvigionamento di risorse idriche con autobotti e l’acquisto di mangimi per il bestiame con costi aziendali sempre maggiori, nonché l’espansione delle aree a rischio.
L’allarme arriva soprattutto dal Nord-Est, e senza dimenticare la drammatica situazione a Nurra, c’è la zona tra Loiri, Porto San Paolo, Padru e Alà dei Sardi, che sono state le più colpite. Pertanto, anche se la regione del distretto irriguo del Consorzio di Bonifica è esclusa, la siccità non risparmia il Nord e l’alluvione a Liscia continua a mantenere un buon livello di riempimento. D’altra parte, oggi le prime notizie su questo tema dovrebbero arrivare alla delegazione di Coldiretti, che sarà ricevuta dal sindaco di Loiri Porto San Paolo, Francesco Lai, già per trovare una via comune.
“Le condizioni dell’acqua stanno raggiungendo i loro limiti, specialmente in alcune di queste aree, come testimoniano ogni giorno agricoltori e allevatori. Già da tempo e di recente, l’abbiamo ripresa a diversi livelli alla politica, abbiamo condannato questa situazione sempre più insostenibile per il mondo rurale, che richiede interventi strutturali significativi che garantiscano un adeguato approvvigionamento idrico a tutte le aree agricole, soprattutto in una fase climatica come quella attuale – ribadisce Antonello Fois, presidente Coldiretti Nord Sardegna – Continuiamo a condividere questi temi e le nostre richieste di sensibilizzazione politica e aspettiamo risposte concrete a breve”.
Ciro Di Pietro
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