Unione dei Mercati dei Capitali e dell’energia, meno regole, più dazi
Unione Europea del Mercato dell’energia basata sulle fonti energetiche rinnovabili e nucleari dell’UE, finanziamenti alle imprese attraverso l’Unione dei Mercati dei Capitali, semplificazione delle normative per le imprese, a livello mondiale, blocchi e azioni nel commercio, imposizione tariffe sulle importazioni sovvenzionate, come le auto elettriche dalla Cina o da Paesi con condizioni di produzione diverse (ad esempio nessuna normativa ambientale) rispetto all’Europa.
Sono questi i quattro ingredienti della ricetta per un forte rilancio dell’Economia Europea, ribaditi oggi dal ministro dell’Economia francese Brino Le Maire in una conferenza stampa in vista del Consiglio Ecofin di Lussemburgo.
“Ho ribadito ieri (nel corso della riunione dell’Eurogruppo, ndr) che l’Economia Europea corre un forte rischio di perdere terreno rispetto alla Cina e agli Stati Uniti, e lo farò anche oggi. È ora di agire. È tempo di agire con forza. Dobbiamo agire più rapidamente per sostenere la nostra Economia e consentirle di crescere, creare posti di lavoro e prosperare”, ha sottolineato Le Maire.
Innanzitutto ha spiegato: “Abbiamo bisogno di energia a basse emissioni di carbonio e a basso costo. Deve essere basata su energie rinnovabili, ma può anche essere basata sull’energia nucleare. Da questo punto di vista dobbiamo fare tutto il possibile per preservare il Mercato energetico europeo. Il Mercato energetico europeo è una risorsa di 27 Paesi. L’Unione Europea deve mantenere e garantire una buona circolazione dell’energia in tutta Europa e garantire questa energia a basso costo a tutti i Paesi Europei”.
“La seconda condizione – continua Lemaire – è il finanziamento. C’è urgente bisogno di creare un’Unione dei Mercati dei Capitali. È l’unico modo per garantire che le start-up ottengano i prestiti di cui hanno bisogno per svilupparsi nel territorio europeo e non nei territori degli Stati Uniti o in altri Paesi dove hanno bisogno di crescere”.
“La terza condizione è la semplificazione, ha aggiunto il ministro francese. Più rischi, meno regolamentazione. Questa deve essere la direzione dell’Economia Europea. La regolamentazione e i suoi eccessi stanno distruggendo l’Economia Europea. Mette a dura prova le piccole e medie imprese e le imprese industriali in tutta la Struttura Economica Europea”.
“Infine, il ministro Le Maire ha sottolineato che la precondizione fondamentale per la ripresa economica dell’Europa è l’unità incrollabile dei 27 Stati membri dell’Unione Europea. Abbiamo un destino economico comune e tutti dobbiamo comprenderlo. Di fronte alla Cina e di fronte agli Stati Uniti, dobbiamo restare uniti sulla questione dei veicoli elettrici. È fondamentale farlo”.
“In quest’ottica, sosteniamo pienamente la procedura avviata dalla Commissione Europea per imporre tariffe sui veicoli elettrici, ha concluso il ministro francese. Dalla Cina ci devono essere giustizia e reciprocità nel commercio globale. La decisione della Commissione Europea dovrebbe quindi essere accolta con favore”.
Giovanni Lombardi Stronati
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