Università Campus Bio-Medico: laurea honoris causa a Sami Modiano

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Università Campus Bio-Medico: laurea honoris causa a Sami Modiano

Durante la cerimonia di inaugurazione del 31° anno accademico

Roma, 6 dic. (askanews) – Guarda la platea, i tanti studenti che la affollano e inizia il suo racconto: “Io sono un sopravvissuto dei campi di sterminio”. Sami Modiano è nell’Aula magna dell’Università campus Bio-Medico di Roma per ricevere la Laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia in occasione della cerimonia di inaugurazione del 31mo anno accademico dell’ateneo. Modiano testimonia ancora una volta l’esperienza dell’Olocausto, per non dimenticare, per seminare tra i giovani i suoi ricordi, per far sì che la memoria diventi monito: gli orrori del passato non devono ripetersi mai più. La promozione della vita e la lotta a tutto quello che può minacciarla e che può essere causa di sofferenza – si spiega nella motivazione del riconoscimento – hanno una stretta corrispondenza con il percorso di formazione per la professione medica per sviluppare le competenze che permettono di identificare le cause della sofferenza e di alleviarla.”Per Sami Modiano – ha detto ad askanews Carlo Tosti, presidente dell’Università campus Bio-Medico di Roma – l’ateneo ha pensato di conferire una laurea honoris causa in Medicina e Chirurgia perché Sami Modiano di fatto è un medico che cura le nostre coscienze, cura le nostre anime. Lo fa con la sua testimonianza, trasferendo concetti di pace, di fratellanza, di ospitalità e tutto questo rientra in quello che è il progetto generale che la nostra Università ha per gli studenti, ovvero un progetto formativo integrale in cui non vengono date solo nozioni di carattere tecnico e scientifico ma anche nozioni valoriali che possano permettere a questi giovani domani di potersi inserire al massimo e al meglio all’interno della nostra società”.Dopo la Santa Messa celebrata dal presidente della Cei, cardinale Matteo Maria Zuppi, ha preso il via la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico – a cui è intervenuto anche il ministro della Salute Orazio Schillaci – che cade nel trentesimo anniversario dell’Università. Il motto scelto per il trentennale – “Radici profonde e sguardo al futuro” – richiama il progetto educativo del Campus Bio-Medico basato su una solida formazione scientifica e una forte base valoriale. “La scelta di conferire la laurea in Medicina honoris causa a Sami Modiano – ha aggiunto Vincenzo Di Lazzaro, preside della facoltà di Medicina e Chirurgia – è in stretta coerenza con le radici della nostra Università, con i valori che hanno portato alla fondazione di questa Università trenta anni fa: mettere l’uomo al centro. Una profonda riflessione su quello che è causa di dolore e morte e il ruolo che il medico deve avere nell’essere vicino alla persona sofferente e trovare quel passaggio dalla morte alla vita, come Sami Modiano è riuscito a trovare nei campi di concentramento”.